venerdì 19 ottobre 2012

Come si è potuti arrivare a tutto questo?

Circa due giorni fa su molte bacheche Facebook appariva questa simpatica e anche molto amara immagine.



Vista così sembra la solita trita presa in giro per farsi due sane risate e infatti lo è, però al suo interno contiene una serie di elementi che portano a considerazioni ben più profonde e importanti.

Partiamo dai protagonisti dell'immagine, una donna di spalle, presumibilmente un'appartenente a quello che noi chiamiamo "mondo civilizzato" e un bambino di sei, sette anni al massimo presumibilmente del continente africano, con faccia da furbetto alla Arnold, magliettina sporca e sciupata e, presumibilmente, pancia parecchio vuota.
Non sono casuali queste due figure, da un lato c'è la nostra spocchia, la presunzione di sapere tutto perchè diplomati, laureati ( magari alla Bocconi ) e frequentatori di Master in prestigiose università.
Dall'altra c'è l'ingenuità, la semplicità la mente non contaminata di un bambino ma comunque furba e sveglia che sa già a quell'età che la vita è dura e si devono tenere gli occhi sempre aperti se non si vuole rimanere fregati.
La risposta alla domanda finale sembrerebbe lapalissiana ma non è assolutamente così.
La vera domanda che dovremmo farci e alla quale dobbiamo rispondere è quella contenuta nel titolo: Come siamo giunti a questo punto?
Com'è potuto succedere che l'intera popolazione mondiale creda alla bontà di una serie di operazioni e affermazioni che, anche agli occhi di un fanciullo privo di alcun tipo di istruzione o nozione tecnica, appaiono fregature assolute?

Perché tutto questo meccanismo funzioni e continui a funzionare negli anni è stato necessario plasmare la mente dei popoli per farli arrivare a credere ciecamente a queste fesserie, questa operazione di "lavaggio del cervello" è avvenuta lentamente ed inesorabilmente da decenni.
Vediamo di ricapitolare per punti come questo è avvenuto:

1) Creare un clima di terrore circa un possibile cambiamento, Anche oggi il governo Monti non propone ricette per il futuro ma lancia anatemi e profetizza rovina a chi propone un assetto differente da quello attuale ( argomento del futuro post )

2) Creare bisogni indotti ( auto più potente, telefono più moderno, tv più grande, etc, etc ) che appaiano assolutamente indispensabili alla vita.

3) Centrare il focus sull'immagine delle persone e non solo, piuttosto che sui contenuti e legare i concetti all'immagine di chi li propone ( il signor tal dei tali è un disoccupato e quindi le sue proposte saranno assolutamente insensate perché vengono da uno che non è nemmeno riuscito a sistemare la sua esistenza ).

4) Punto più importante di tutti e derivante da tutti gli altri. Far credere alle persone che i concetti sono giusti o sbagliati in base a chi li propone, anche contrariamente alla logica individuale che ogni essere umano dovrebbe utilizzare.

Spendiamo due parole sul punto quattro in quanto è il più importante per spiegare la nostra immagine all'inizio del post.

Oggi la maggior parte della popolazione, davanti a una qualsiasi affermazione, la prima domanda che pone è: "ma chi te lo ha detto?".
Questa domanda, incredibilmente, viene posta anche quando il concetto espresso, come nel caso dell'immagine, è banale e scontato.

Se A è in bancarotta e B decide di aiutarlo chiunque immaginerebbe che, potendo, B presti dei soldi ad A, nessuna persona sana di mente immaginerebbe che B prenda dei soldi ( tasse pagate illo tempore da A stesso ) e li presti ad un interesse dell'1% a C, sperando che questo, per bontà, presti questo stesso denaro ad A ma ad un tasso di interesse variante tra il 4% e l'8% circa.
Anche la scusa di dire che la BCE ( B dell'esempio ) non può prestare soldi direttamente agli stati ( A dell'esempio ) perchè questo è impedito da regolamento è chiaramente assurda, se si ragiona con il cervello appunto, considerando che questi regolamenti non sono stati fatti da tutti questi soggetti A incluso, ne emanati da Dio in persona ma dalle banche ( C dell'esempio ) e dai poteri politici quasi sempre nell'interesse di queste ultime, il che spiega il perché di alcuni divieti ed altre concessioni.

In poche parole le persone sono state addestrate a mettere da parte la logica innata in ogni essere umano per aggrapparsi alla paternità delle affermazioni.
L'affermazione della vignetta che sembra scontata e banale risulta a molti se non a tutti errata in quanto un concetto opposto è stato suggerito da qualcuno che è importante, è stimato, è ritenuto affidabile e questo solo fatto autorizza tutte queste persone a mandare in vacanza la proprio intelligenza per credere a una fesseria grande come il mondo ma propinata da una persona importante.

Questo processo avviene costantemente nella politica e nell'economia.
La crescita infinita e tanto sperata che tutti dobbiamo attendere, i pareggi di bilancio degli stati che devono pagare interessi su soldi prestati loro da soggetti che creano il denaro dal nulla a proprio piacimento, le guerre ai cattivi del mondo che spesso vennero armati a suo tempo da chi ora li vuole attaccare, l'impossibilità di cambiare questo sistema che affama gli 8/10 della popolazione mondiale per permettere a qualche centinaio di nababbi di vivere immersi nell'oro e molti altri concetti fondamentali della società odierna e del modello economico che la sorregge.

Il vero cambiamento può e deve iniziare dentro ognuno di noi e non esternamente, non è cambiando il quadratino su cui andiamo a mettere la croce nella cabina elettorale che cambieremo il mondo ma cambiando il nostro modo di pensare e ragionare.
Utilizzare la nostra logica, il nostro intelletto, credere a ciò che ci appare chiaro e sensato e rifiutare ciò che ci proviene dall'alto come ricetta assoluta e inalterabile, sicuramente giusta perché proposta e supportata da chi "sa".
Questo è il vero modo di iniziare un lento ma inesorabile cammino verso un cambiamento radicale e positivo della nostra società.

Buona giornata a tutti.

lunedì 15 ottobre 2012

Piccole conferme

Quasi tutti ( quattro gatti purtroppo ) coloro che leggono questo blog probabilmente lo trovano un po' eccessivo, allarmista e molto probabilmente catastrofista.
Oggi voglio postare il link ad un articolo di giornale, un quotidiano nemmeno molto anti Monti e per questa ragione un po' più affidabile di altri.
L'articolo è quello qui sotto:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/15/aiuti-ue-da-atene-a-dublino-montagna-di-soldi-alle-banche-ai-cittadini-vessazioni/381833/

Chiaramente chi lo ha scritto non ha tratto conclusioni, ne gridato allo scandalo, giustamente si è limitato a riportare i fatti e soprattutto i numeri così come sono.
Io vi suggerisco di rileggere alcuni miei pezzi antichi ( soprattutto quello di apertura del blog ma anche altri successivi ) e di riflettere solo un attimo su quello che sta succedendo.
Ribellarsi è un dovere morale e civile prima che sia troppo tardi, ribellarsi con ogni mezzo che faccia raggiungere lo scopo.
Chi ci vuole schiavi applica il principio de "il fine giustifica i mezzi" e per sconfiggerlo è necessario adottare le stesse filosofie, con bandierine, fischietti e manifestazioni colorate si ottengono solamente grandi manganellate.
La rima è puramente casuale ma il concetto assolutamente no.
Buona giornata a tutti.

sabato 6 ottobre 2012

Coraggiosi e pavidi

Ieri l'Italia ha visto decine di migliaia di studenti sfilare nelle piazze del Paese, in diverse città, in differenti luoghi e con differenti realtà.
Tutti chiedevano più o meno la stessa cosa: il diritto allo studio.
La possibilità di accedere al sapere, alla formazione in maniera libera e non subordinata al ceto, al censo e a molto altro.
Una richiesta semplice e molto diretta, forse portata avanti con modalità pittoresche e d'impatto, com'è ogni manifestazione ma molto diretta.
Tutte queste manifestazioni avevano un indirizzo comune per le richieste: Il Governo, la politica il potere, quello con la P maiuscola, sia esso politico, economico o di qualsiasi natura.
Tutte queste manifestazioni hanno trovato a fermarle, con modi non molto raffinati e a volte anche parecchio "rudi", i cani da guardia di questo potere. Le forze dell'ordine.
Vedendo i video degli scontri sembra quasi che costoro non abbiano alcuna famiglia, ne figli ne nipoti.
La giustificazione è sempre quella: sono ordini da eseguire, ho solamente fatto il mio dovere.
Voglio rivolgere una domanda a costoro.
Ad Auschwitz successero cose alle quali ancor oggi ci si riferisce con parole come orrore, follia, male assoluto ed altre ancora, tutto iniziò in maniera differente, in maniera graduale e, soprattutto, quando vennero processati coloro che compirono questi atti anche costoro si difesero sempre affermando di aver eseguito degli ordini, di aver svolto solamente il proprio dovere.
La domanda che voglio porre a coloro che pensano di svolgere "solamente il proprio dovere" è: qual'è il limite entro il quale svolgere il proprio dovere?
Come fissiamo quello che è il confine oltre il quale svolgere quello che voi chiamate proprio dovere diventa un crimine contro il desiderio dei popoli, più che legittimo, di libertà e vita serena.
In Cile la polizia svolgeva il proprio dovere, a Genova, nella Diaz tutti svolgevano il proprio dovere, in Cina i poliziotti svolgono il proprio dovere, le SS svolgevano solamente il proprio dovere, anche la Gestapo faceva lo stesso, la polizia di Saddam e i torturatori di Ahmadinejad svolgono solamente il proprio dovere.
Per i loro "padroni", per i loro governi nessuno di costoro svolge altro che il proprio dovere.
La differenza tra un uomo e un robot o un calcolatore sta nel fatto di avere un cervello che non esegue solamente calcoli, non ottiene solamente fredde risposte booleane, vero - falso, può provare emozioni, sentimenti, essere confuso, offeso, triste o contento, soddisfatto o frustrato.
Sicuramente ieri le forze dell'ordine hanno svolto quello che il potere definirebbe il proprio dovere e cioè difendere il potere appunto.
Ricordo però a tutti gli appartenenti a queste forze un po' di punti fermi che forse costoro hanno dimenticato:

Le forze dell'ordine dovrebbero ( a norma di Legge e Costituzione ) essere al servizio e a tutela del Popolo e non di una ristretta cerchia di questo. Anche se si tratta della cerchia più potente e che offre maggiori garanzie di ottenere guadagni e privilegi offrendole difesa.

Le forze dell'ordine percepiscono regolarmente uno stipendio e, a fine lavoro, una regolare pensione ( spesso proprio per acquistarne i servigi ottengono dal governo leggi che garantiscono loro trattamenti di favore, soprattutto in campo pensionistico ). Tutti questi emolumenti sono pagati con le tasse di coloro che spesso vengono manganellati e umiliati durante episodi come quelli di ieri.

La storia e ricca e stracolma di sommosse, rivoluzioni, agitazioni e molto altro, quasi sempre alla fine di tutto sono stati ricordati i martiri che perirono per ristabilire la libertà, riconquistare l'orgoglio, la dignità.
Mai sono stati scritti ne ricordati i nomi di coloro che, facendo i cani da guardia del potere li hanno martirizzati.
Io sono di Milano e ricordo perfettamente che in Piazza Cinque Giornate c'è un sacrario con i nomi incisi delle 391 vittime dei moti delle Cinque Giornate appunto.
Non sono molto informato ma non credo che a Vienna ci sia un sacrario con i nomi dei soldati che uccisero quei 391 milanesi.

Ultima considerazione ma più importante di tutte voi non siete parte di quel potere oscuro che difendete a spada tratta, per quanto voi cerchiate di negarlo e distinguervi voi siete e rimarrete parte di quel popolo che manganellate, è con quello che vi mischiate al supermercato, è con quella gente che si mischiano e si mischieranno i vostri figli quando andranno a scuola, è negli stessi letti di ospedale destinati al popolo che verrete ricoverati quando sarà necessario e sono le stesse infermiere e gli stessi medici che vi cureranno.
Per voi non ci sono prestigiose cliniche private all'estero, università private, corsie preferenziali o elicotteri pronti a portarvi nella sontuosa dimora in qualche paradiso tropicale per sfuggire al collasso che sta per giungere.
Voi siete e sarete sempre parte di quella plebe che schifate tanto, che umiliate e martoriate nelle piazze ma che poi educa i vostri figli quando vanno a scuola, cura voi e i vostri familiari quando si rende necessario, serve il pranzo al vostro tavolo quando andate al ristorante.

Quando tutto sarà passato e questi mostri che oggi governano e decidono saranno stati cacciati voi sarete, come sempre, molto bravi a cambiare casacca, a sventolare la bandiera giusta, a servire il nuovo padrone.
Spero che per una volta la storia scriva un altro finale per questo squallido film e faccia in modo che tutti si ricordino di chi siete e di quello che avete fatto.
Spero che passato tutto quanto il Popolo vi presenti il conto senza sconti e senza pietà, perché nessuna ne meritate.

Buona giornata a tutti

Deadly

lunedì 24 settembre 2012

L'insegnamento

Nell'ultima settimana, leggendo i giornali ma soprattutto sentendo i commenti delle persone riguardo alla situazione italiana e mondiale in genere mi sono ricordato di un meraviglioso video che avevo visto alcuni anni fa, non si tratta di un video economico ne politico o di sorta, si tratta di un video da guardare in silenzio e poi riflettere.
Ogni volta che vi fermerete a pensare a cosa si può fare per cambiare, a cosa può fare il cittadino contro i poteri forti, ogni volta che vorreste cedere e pronunciare la famosa frase "ma noi che ci possiamo fare" ecco ogni volta da ora in avanti spero che vi ricordiate di questo video, dura otto minuti circa ma sono certo che una volta iniziato tutti lo vedrete fino in fondo.
Il grande insegnamento che ci mostra è semplice e diretto, non necessita di alcun commento ne di alcuna riflessione, come sempre madre natura fa le cose per bene e mostra la via senza mezzi termini o doppi sensi.

http://www.youtube.com/watch?v=LU8DDYz68kM

Buona visione a tutti.

Deadly

sabato 25 agosto 2012

Piccole idee di cambiamento


Oggi vogli elencare un po' di "cambiamenti" che introdurrei, se dipendesse da me, per rendere un paese come il nostro un po' migliore.
Premetto che essendo io di idee anarchiche non credo molto nel modello della democrazia elettiva ma ne preferirei altri, detto questo però cercherò di sforzarmi per restare all'interno di questo ordine di cose.
Cambiare un paese non si realizza inserendo qualche decina di ragazzini in parlamento ( idea di Beppe Grillo ) cercando di convincere gli elettori che "una mela buona in un paniere di marce farà ritornare sane le altre", è molto più probabile il contrario e cioè che la mela buona marcisca e visti i presupposti probabilmente lo farà molto prima del previsto.
Ecco quindi alcune cose che secondo me cambierebbero veramente la politica e la vita in Italia.

- Riduzione a una sola camera, elezione diretta dei parlamentari, eliminazione totale dei partiti come entità economiche, ogni candidato riceve, dallo stato una cifra UGUALE per TUTTI, per la campagna elettorale, spesa quella stop.
Se più candidati vogliono raggrupparsi in un partito possono farlo ma non ricevono alcun beneficio economico ne di altra natura.

- Gestione degli spazi di propaganda elettorale in piena libertà, sempre all'interno del limite economico stabilito. (vedi sopra)

- Eliminazione, per i parlamentari, di ogni privilegio economico e non, che non sia necessario (scorta, biglietti e servizi pagati, rimborsi per trasferimenti anche per chi non è di altra città, etc etc).
Rimborso per tutte le spese documentate e necessarie ( trasferte, segreteria, cancelleria, telefono, etc etc)

- Gli anni passati in parlamento riceveranno normali contributi pensionistici in relazione agli emolumenti ricevuti, in altre parole gli anni passati in politica verrebbero gestiti come veniva gestito una volta l'anno di leva ai fini pensionistici. Nessuno sconto o agevolazione per chi ha svolto attività parlamentare per quanto riguarda il raggiungimento dell'età pensionabile.

- Obbligo di presenza in parlamento salvo giustificazioni inerenti lo svolgimento dell'attività parlamentare ( rappresentanze, formazione, convegni etc, etc ) o malattia ( regolarmente pagata ). Sanzione per i trasgressori comprendenti anche l'espulsione dal parlamento.

- Eliminazione totale del voto segreto per qualsiasi votazione parlamentare.

- Ripresa e diffusione internet di ogni seduta parlamentare, ordinaria o straordinaria.

- Eliminazione totale del segreto di stato ( come la storia a ben dimostrato non è mai servito a tutelare il popolo ma a tenerlo buono e tutelare malfattori e delinquenti )
Ogni cittadino deve conoscere la verità su ogni aspetto della vita pubblica e regolarsi di conseguenza, nessun "anestetico sociale" deve essere tollerato per il buon funzionamento di uno stato.

- Eliminazione della detassazione per ogni tipo di donazione ( so benissimo che questa cosa può sembrare una crudeltà ma ha una sua logico troppo lunga da spiegare qui, farò in futuro un nuovo post)

- Cambiamento totale del sistema giudiziario.
Ogni avvocato viene iscritto in un registro e catalogato per classi in base alla propria abilità, esperienza, storia lavorativa etc, etc.
All'inizio di un processo a seconda della complessità della materia e dell'eventuale gravità della pena si seleziona una categoria e quindi si sorteggia un avvocato che svolge la difesa, pagata dallo stato in base al livello dell'avvocato stesso.
Nessun pagamento privato può intervenire per ottenere un avvocato migliore rispetto ad un altro, in caso di ricusazione si passa ad un nuovo sorteggio.
La giustizia deve essere assolutamente slegata dal censo.

- Divieto assoluto di svolgere qualsiasi attività politica o comunque indirizzata alla gestione della cosa pubblica per chi ha subito condanne definitive per corruzzione, concussione, e reati che possano causare danni alla cosa pubblica stessa.

- Revisione totale del tipo di reati penali in maniera da snellire le procedure giudiziarie e svolgere processi solo quando necessario ( smettiamo una volta per tutte di intasare i tribunali di processi per spinelli, guida in stato d'ebrezza e cose simili ) per questi reati non serve alcun processo che non ha altra funzione che intasare l'iter giudiziario di processi ben più importanti

- Cambiamento totale del sistema carcerario con introduzione di nette separazioni non fondate sulla durata della pena ma sul tipo di reato e sulla possibile reintegrazione del detenuto.
Piccoli reati non di tipo associativo devono essere trattati sempre con occhio fortemente orientato al reintegro e alla "seconda possibilità", reati pesanti ma sempre non di tipo associativo vanno trattati sempre con occhio teso al reintegro ma tenendo presente anche la gravità del reato e la necessarie durata della pena.
Reati gravi di tipo mafioso e simile vanno trattati con occhio teso a rendere innocuo il soggetto con allontanamento totale dall'organizzazione criminale.
Miglioramento generale delle condizioni di vita per qualsiasi categoria carceraria.

- Legalizzazione e regolamentazione delle droghe leggere, della prostituzione e del gioco d'azzardo ( nelle modalità oggi non regolamentate e legalizzate )
Se si vogliono recuperare dei soldi con tasse e creare un po' di occupazione è necessario evitare buffonate come l'aumento delle tasse stesse o la vendita di immobili dello stato che portano gettito una tantum e non duraturo nel tempo.

Ci sarebbero mille altre idee ma direi che mi sono dilungato già parecchio con queste, eventualmente aggiungerò altri post futuri.

Pareri, opinioni e critiche sono sempre ben accette.

Un saluto
Deadly

domenica 19 agosto 2012

Citazioni illustri

Oggi voglio affidarmi alle parole di tre illustri personaggi di epoche differenti e anche profondamente differenti tra loro.
Le tre frasi racchiudono molto bene ciò che penso a riguardo del momento che il mondo sta attraversando.
L'ordine ovviamente non è casuale.



Che mortificazione! Chiedere a chi ha il potere di riformare il potere! Che ingenuità!
(GIORDANO BRUNO)


Voi potreste essere l'ultima generazione a cui è possibile ribellarsi. Se non vi ribellate potrebbero non esserci più opportunità:
l'umanità potrebbe essere ridotta allo stato di robot. Quindi ribellatevi, finché siete in tempo.
(OSHO)


Quando un governo non fa ciò che vuole il popolo va cacciato via anche con mazze e pietre.
(SANDRO PERTINI)


Non voglio aggiungere altro a queste sagge e illuminate parole, non sarebbe di alcun aiuto dato che già dicono tutto.
Buona giornata

mercoledì 1 agosto 2012

Mangia bimbo, altrimenti arriva l'uomo nero!

Ieri il signor Monti, per molti l'amato "nonno Mario", per altri il maledetto Monti ha detto che siamo quasi fuori dal tunnel e poi ha subito prontamente aggiunto che le liti tra i leader di partito fanno salire lo spread.
Proprio come le dichiarazioni dei sindacati, quelle di Squinzi, le critiche al governo, insomma proprio come un insieme infinito di cose di natura e sostanza completamente differente.

Immagino già, allo scoppiare del prossimo molto probabile autunno caldo, tra proteste di disoccupati, precari perenni, esodati, padri di famiglia strozzati dalle "riforme" che secondo nonno Mario dovrebbero salvare questo disgraziato Paese, quante volte l'uomo nero spread verrà tirato in causa.
Val quasi la pena di dargli un nomignolo affettuoso, come si faceva con l'uomo nero appunto, che ogni cultura e addirittura ogni paesello sperduto associava al bruto di turno.

E quindi sbizzarriamoci cari Italiani, la caccia allo spread - uomo nero più originale è aperta.
Se al suo predecessore, "caro" Mario Monti, piaceva resuscitare il fantasma morto e sepolto del comunismo, sbandierare lo spauracchio dei magistrati rossi, cattivi cattivi che vogliono distruggere l'Italia, lei è stato molto più pratico, ha capito al volo che un popolo di gonzi allocchi come quello Italiano non si può più sottomettere con storielle così complesse e soprattutto che necessitano di un minimo di conoscenza storica, ci vuole qualcosa di più semplice, diretto, banale, qualcosa che ogni idiota, anche il più ritardato di tutti possa comprendere.
L'Uomo Nero appunto.
Non lamentatevi altrimenti sale lo spread, non chiedete salari umani, condizioni di lavoro degne, prospettive per il futuro altrimenti sale lo spread e soprattutto non criticate mai e poi mai l'operato infallibile e perfetto della dittatur... ehm ho sbaglaito, scusate, del "democratico" governo di nonno Mario, "eletto" a suffragio universale e con maggioranza bulgara dall'ancor più democratico e giusto Giorgio Napolitano.

Signori, fate almeno una piccola cortesia a questo ignavo e miserevole popolo che si beve in silenzio le fesserie raccontate dai giornali, i sondaggi farlocchi e Orweliani dove i partiti e i movimenti passano dal 4 al 20% in una notte quando fa comodo e poi prontamente ritornano nella notte successiva al 12% perchè fa più comodo così,
Quei sondaggi dove lei signor Monti ha un inspiegabile gradimento di poco inferiore al 50% in un Paese dove basta fare il suo nome in un qualsiasi bar o locale per sentire immediatamente un coro di insulti quando non addirittura augurii di rapida dipartita, fate un favore appunto a questo miserevole Paese, evitate di prenderlo per i fondelli.

E' già stato ampiamente fatto da quasi tutti i suoi predecessori che regolarmente, non contenti di depredare la finanza pubblica, hanno sempre preteso di spiegare anche al popolo il perchè questo era necessario, addirittura salutare.

Ora voi continuate pure a fare in silenzio il vostro scempio di diritti, il travaso di fondi versati dal popolo verso banche e finanza amica, la lenta erosione di tutele sociali, servizi, la lenta ma inesorabile opera di devastazione di ogni barlume di libertà di stampa ( per quel poco che ancora esiste ) e parola.
Continuate pure a fare la vostra malefica opera a danno del popolo italiano e non solo, tranquilli e indisturbati, lo avete fatto fino ad ora e non c'è ragione per credere che questa massa ebete ed ottenebrata di gente che si fregia dell'appellativo di popolo italiano inizi proprio ora a ostacolarvi, svegliandosi e scoprendo che a certe cose si deve opporsi con ogni mezzo, Ogni Mezzo, lecito e non lecito, perchè di fronte ad avversari leali si può pensare di utilizzare gli strumenti che questi mettono a disposizione ma di fronte ad avversari avidi e guidati da oscuri poteri, totalmente disinteressati al bene pubblico e molto più interessati a tutele "particolari", razzisti sociali, che ritengono solamente coloro che si sono laureati in atenei di lusso rigorosamente destinati ad un pubblico facoltoso, degni di essere ascoltati, allora si deve prendere in considerazione un ventaglio di opzioni di dissenso ben più ampio e variegato.

Continuate pure la vostra triste e macabra opera di predazione del cadavere Italia ma ameno, come appunto fanno gli sciacalli, fatelo in silenzio, per rispetto verso il morto o morette appunto.

martedì 17 luglio 2012

Uno sguardo sul futuro

Oggi ho visto un video molto interessante, che se visto interamente e senza pregiudizi o preconcetti può spiegare molto della situazione attuale, del futuro che ci attende se non si invertono immediatamente le strade intraprese e del perché ogni misura economica presa fino ad ora dal nostro Paese ma non solo sia in realtà inutile al 100%:


http://www.youtube.com/watch?v=mD0clLiRGTg&list=PLB8A63E5F0786A732&feature=plpp_play_all


Questo è il video, se lo avete ascoltato attentamente non avrete di certo alcun dubbio sul perché io lo abbia trovato molto interessante e illuminante.
Si tratta di parole molto calme e pacate, tecniche e riferite a dati numerici, proprio come dovrebbe essere l'informazione, non tesa a terrorizzare ne a tranquillizzare mentendo ma tesa a dare una giusta e completa ( per quanto possibile in 17 minuti ) informazione sui fatti e i possibili sviluppi futuri.
Dopo averlo visto credo che tutti possano ben capire perché pensare che l'anno prossimo, aver compiuto due o tre piccole misure di contenimento, non cambierà assolutamente nulla e comunque non cambierebbe nulla nemmeno se le misure adottate fossero molte e severe, l'economia è ormai un fatto mondiale e poco o nulla può fare un singolo stato per migliorarne l'andamento, nemmeno un colosso come la Cina o gli Stati Uniti, se isolati possono fare granché per l'economia reale.
Quello che appare più che evidente da questi dati è che la strada da imboccare è quella di un cambiamento radicale della società, un cambiamento che crei un futuro fondato su pilastri sociali ed economici completamente differenti da quelli odierni, l'alternativa, anche se nel video non viene menzionata, è di prepararsi all'arrivo entro una decina di anni e forse meno di un nuovo conflitto su larga scala mirato a riequilibrare gli assetti socio-economici del nostro pianeta.
Non agire oggi non significa lasciare ai nostri figli un futuro un po' peggio del nostro presente, cosa di per sé già drammatica, ma molto probabilmente significa lasciare loro un futuro di conflitti sociali e militari molto cruenti e sanguinari.
Se è questo ciò che vogliamo, proseguiamo tranquilli su questa strada senza però domani dire che è stata la sfortuna e nulla si poteva fare al riguardo.
Non esiste alcun destino o strada già segnata, si tratti di stati o singoli individui ciò che ci ritroveremo tra le mani sarà ciò che abbiamo costruito con le nostre scelte.
Buona giornata.

sabato 23 giugno 2012

Il rigore prima di tutto!

La Grecia ha deciso, ha votato e ha premiato Neo Democratia, il partito che, truccando i bilanci e i conti pubblici portò la Grecia dove oggi si trova.
Chi scrive non crede affatto che il disastro greco sia stato causato dai falsi conti pubblici, certo hanno sicuramente influito e pesantemente, ma se fossero la sola causa non si spiegherebbe la crisi economica altrettanto grave di Spagna, Portogallo, Irlanda e Italia.
Le ragioni sono ben altre e ne ho ampiamente parlato in altri post.
Detto questo vorrei far notare la coerenza e soprattutto la "pulizia" morale di coloro ( Monti, Merkel, Lagarde, etc.. ) che ci dicono di dover diventare più virtuosi, più seri, più attenti ai conti e poi fanno il tifo apertamente per la fazione politica che ha truccato i conti pubblici e, a loro dire, ha creato questo disastro.
Sorvoliamo per un attimo sul significato che questi figuri attribuiscono alla parola democrazia visto che hanno detto nemmeno troppo velatamente al popolo greco se voti Syriza poi ne farai le spese, ti affameremo, ti distruggeremo ogni tipo di tutela sociale, vi ridurremo come la Siria. Questa è la "nobile" idea di democrazia che alberga nelle menti di questi signori.
In poche parole il messaggio che costoro ci passano è dovete fidarvi delle nostre politiche, volte a combattere gli sprechi, tagliare il superfluo ( e anche l'indispensabile aggiungo ), ridurre i costi e dovete fidarvi di noi anche quando per fare tutto questo scegliamo qualcuno che si è dimostrato un ladro, mistificatore, falsificatore e molto altro.
Poi non stupiamoci se, almeno tra i più giovani, forse più animati dal fuoco della passione, forse perchè (spero) un po' meno creduloni, si alzano grida e non solo di protesta. In un momento come questo la credibilità, che deriva prima di tutto dalla coerenza, di chi governa e decide dovrebbe essere il primo e insindacabile valore, è nei momenti più bui che la "truppa" segue il capitano più coraggioso e carismatico, quando tutto va bene anche un capitano mediocre può bastare.
Appare sempre più evidente ciò che i più scaltri e osservatori già dicono da anni; i poteri forti non hanno alcun interesse nel vedere l'Europa unita e forte ne i popoli europei felici e prosperosi, i loro interessi sono meramente economici, Neo Democratia è sicuramente più malleabile, più corruttibile, più interessato al denaro che non Syriza e per questa ragione è preferibile perchè sarà più facile fargli applicare politiche che uccideranno il popolo greco in cambio della salvezza delle banche e degli investitori stranieri.
L'idea che questi nuovi "Dei dello spred" hanno di democrazia e governo è in tutto e per tutto identica a una plutocrazia dove il denaro e solo quello dettano le regole di tutto quanto, prima ci liberiamo di questi signori meglio è.
Ora il prezzo da pagare per liberarci di questi personaggi sarà alto, anche per colpa della ciecità che ci ha guidati per decenni; se attendiamo ancora il prezzo sarà non più saldabile e ci ritroveremo in una società in stile Orweliano dove il nostro Grande Fratello sarà pieno di soldi, quelli che ha sottratto a noi.

Un saluto a tutti

Deadly

lunedì 11 giugno 2012

Cambiamo le cose?

Basta aprire Internet e leggere un qualsiasi blog o commento ad un articolo di giornale, basta entrare in un qualsiasi bar e ascoltare una conversazione di carattere politico-sociale per sentire o leggere affermazioni del tipo: "dobbiamo prendere il fucile e ammazzarli tutti", "dobbiamo ribellarci e prenderli a calci nel culo", "basta, si smette di pagare le tasse".
Queste affermazioni danno molto bene l'idea di quale sia il principale problema della nostra società. Non solo qui da noi in Italia, anche all'estero il clima non è poi molto differente.
Il principale problema delle persone "comuni" è quello di non avere la più pallida idea di cosa fare.

Le frasi sopra elencate, per quanto sanguigne e bellicose, sono assolutamente irreali. Sappiamo benissimo tutti che il 99,9% di coloro che le pronunciano messi davanti al politico di turno non avrebbero nemmeno il coraggio di insultarlo verbalmente e magari si farebbero fotografare sorridenti tanto per apparire in tv o su qualche rivista.
Le frasi rabbiose rappresentano un modo come un'altro per sfogarsi, per dimostrare che non si è d'accordo ma non hanno mai seguito per moltissime ragioni, la prima delle quali è l'opportunismo.

Diversamente da quello che molti credono la nostra classe politica ma soprattutto coloro che detengono il vero potere (banchieri e altri) non sono dei deficienti, si tratta prevalentemente di disonesti, farabutti, senza alcuno scrupolo ne dirittura morale ma non idioti.
Costoro sanno molto bene che le persone che vivono nel cosiddetto Occidente hanno comunque ancora troppo da perdere o almeno così pensano, per ribellarsi violentemente.
Da questa consapevolezza derivano comportamenti apparentemente scriteriati come quelli del nostro governo che assolutamente insensibile ad ogni problema non fa altro che tassare e tagliare solamente per compiacere banche e mercati.
Monti e coloro che lo sostengono in Italia ma soprattutto fuori, non sono dei pazzi ne degli idioti, hanno solamente compreso che possono ancora spremere molto da questi popoli prima di arrivare alla rottura. Il loro obbiettivo è quello di ridurci piano piano ad una massa di consumatori privi quasi totalmente di istruzione e diritti, quasi totalmente privi di beni ma comunque in grado di acquistare quello che loro ci venderanno e cioè tutti i beni di primissima necessità che nel frattempo avranno privatizzato.
Il sogno di queste persone è di tornare ad una società più o meno medioevale, con una ristrettissima cerchia di mega-ricchi che possiede praticamente tutto e a fronte di oboli e gabelle ci permette di ottenere quello che ci serve ovvero acqua, energia, cure mediche di prima necessita, cibo e poco altro.

Molti penseranno che questo sia irrealizzabile ma nella realtà dei fatti è già ampiamente iniziato. Quasi tutti i disegni politici dell'occidente si fondano su massicci programmi di privatizzazioni, sempre riguardanti beni di primissima necessità, acqua soprattutto ma anche sanità ed energia.
Basta aprire un qualsiasi libro di storia e leggere qualche capitolo per comprendere come si può organizzare una società in questo modo. Una ristrettissima cerchia di persone, banchieri, oligarchi, magnate dell'alta finanza, rappresenterebbero i nobili di un tempo e tutti gli altri rappresenterebbero la "plebe" coloro che, più o meno agiatamente vivono per gentil concessione dei primi.

Certo in un mondo del genere difficilmente le masse potrebbero permettersi viaggi, auto, case di lusso e molto altro ma questo non servirebbe in quanto dovrebbero a questo punto pagare ai legittimi proprietari, cioè i nuovi nobili del terzo millennio, tutto quello che serve per vivere. Si tratterebbe quindi di una piccola cifra ma pagata indistintamente da tutti.
In poche parole se ora non riuscite a tirare la fine del mese potete prendere una casa più piccola, rinunciare alla vettura, non fare le vacanze, insomma potete spendere meno. Dopo spenderete sempre meno ma lo spenderete volente o nolente perché si tratterà di spese ineluttabili. Poco ma da tutti e assolutamente calcolabile con esatta precisione, senza bisogno di pubblicità o marketing dato che nessuno può permettersi di vivere senza acqua o cure mediche.

Detto questo sarebbe meglio che tutti smettessero con gli sfoghi urlati e inutili ma iniziassero a pensare seriamente a quello che si può concretamente fare per fermare questo progetto e i delinquenti che lo vogliono perpetrare.
Idee, basta leggere un po' qua e la per la rete, ce ne sono tante e di varia natura, l'importante è che non ci si limiti allo sfogo urlato senza dar seguito a nulla.

La prima domanda che ogni persona deve farsi è: cosa sono pronto a fare in concreto per cambiare le cose?
Una volta risposto a questa domanda saprà esattamente fin dove può spingersi e cosa può fare. Inutili sventolare il vessillo della rivolta se poi non si è neppure in grado di lamentarsi verbalmente per una ingiustizia subita.
Meglio applicare metodi di protesta attuabili, semplici, legali ma efficaci, ce ne sono molti dallo sciopero televisivo, ai boicottaggi bancari a molto altro.

Buona giornata a tutti

Deadly

domenica 27 maggio 2012

Le grigliate

Immaginate di assistere, come per magia a due grigliate, quelle "cose" che si fanno in genere in qualche parco o giardino della casa di amici in cui ci si raduna tra amici appunto e si mangia oltre a stare in compagnia, insomma sapete perfettamente tutti cos'è una grigliata e scommetto che almeno una nella vostra vita l'avete fatta tutti quanti.

La prima grigliata è semplice, ad una certa ora tutti, chi in anticipo, chi in lieve ritardo, chi in ritardo nemmeno molto lieve, ci si trova al luogo prestabilito, tutti portano qualcosa, non ci si è messi d'accordo ma comunque non manca quasi nulla e anzi forse c'è più di quello che serve, ci sono bambini e qualcuno che, con un pallone, gioca con loro, prova anche a "grigliare" un po' di carne questo qualcuno ma, visti i fumosi risultati, lascia ad altri il compito continuando a giocare a calcio tra i bambini divertendosi e facendoli divertire. Altri accendono i barbecue, data la loro esperienza l'operazione riesce perfettamente, alcuni apparecchiano e altri intrattengono un po' di conversazione e, tra un saluto e uno spuntino in effetti non fanno quasi nulla se non qualche piccola attività.
Alla fine dei preparativi c'è cibo per tutti, in abbondanza, e con molta varietà, tutti mangiano quello che gli va, ridono, scherzano, bevono e i bambini sono perfettamente nel loro ambiente. Tutti sono sazi, chi ha portato troppo cibo e chi ne ha portato poco e anche i cani che qualcuno si è portato, pur avendo lavorato zero sono sazi e sereni anche più degli umani.
E' il momento di chiudere e, raccolto tutto quello che va buttato, si ritorna a casa contenti e più che soddisfatti aspettando la prossima grigliata.

La seconda grigliata è di tutt'altra natura, ci si ritrova ad un orario prestabilito, immediatamente tutti i partecipanti partono verso la meta della grigliata, nessuna attesa per i ritardatari chi infatti "perdono" la grigliata.
Giunti sul luogo ognuno prepara il proprio barbecue e le proprie cibarie, i bambini giocano un po' tra di loro ma non con gli adulti che non hanno tempo per giocare con loro e anzi alcuni preferiscono, per i propri figli, utilizzare meglio il tempo insegnando loro come si fa una degna grigliata anziché "sprecarlo" in inutili giochi.
Nessuno perde tempo in chiacchiere o altre facezie, si deve cuocere il cibo perché l'obbiettivo è mangiare il più possibile e per questo si deve cuocere una montagna di cibo per poter assaggiare di tutto un po'.
Alcuni hanno cibo in super abbondanza, altri ne hanno portato poco e per questo rimarranno con un po' di appetito alla fine.
Si cucina in continuazione e si divora all'istante, molto cibo viene abbandonato li già cotto, si deve assaggiare di ogni cosa un pezzo e così si cuoce, si assaggia e si butta per non saziarsi solo con quello. Chi si è portato meno cibo vorrebbe assaggiare altre pietanze ma questo non è possibile per regolamento, poco importa se alcuni gettano tra le immondizie montagne di prelibatezze ancora fumanti, l'importante è rispettare il regolamento.
I bambini vengono introdotti in questo "gioco" e gli vengono spiegate le regole così, dopo poco, i compagni di gioco diventano rivali di "pranzo" che sono in gara con noi per mangiare il massimo.
Pochi parlano e nessuno scambia nulla con gli altri, è il regolamento.
Nessuno suona nulla, è un'attività che non porta cibo ne sazietà, non ci sono cani ne altri animali che mangerebbero senza compiere nessuna attività utile.
Alla fine dell'evento c'è una montagna di immondizia di ogni genere e natura talmente grande che si rivela intrasportabile, la soluzione che si adottata è quella di unire a questa la brace ancora fumante e bruciare tutto quanto senza distinzione.
Alcuni sono gonfi di cibo da scoppiare, altri hanno mangiato veramente poco e di scarsa qualità ma del resto non tutti hanno portato le stesse cose e non tutti i barbecue erano efficienti e ben funzionanti.
SI chiude tutto e si torna a casa in attesa della prossima grigliata (???).

La domanda stupida ma necessaria è la seguente: a quale di queste due grigliate tra amici vorreste partecipare?

La prima grigliata è la società che dovremmo cercare con fatica di realizzare, la seconda è quella nella quale siamo ora e verso la quale sempre con maggior forza cercano di spingerci.
Chi ci governa, chi detiene il potere non ha nulla da perdere nel permanere in questo stato di cose e anzi ha molto da guadagnarci, lui ha schiavi che cucinano al posto suo, cibo in abbondanza tale da potersi permettere di gettarlo anche in quantità industriale, servi che garantiscono a lui tranquillità e sicurezza contro eventuali furti da parte di altri partecipanti.
Il suo principale compito è quello di farci credere che noi un domani occuperemo la sua posizione ( cosa rarissima e sempre più impossibile )  e soprattutto di farci credere che dobbiamo lottare costantemente con le persone intorno a noi in una continua lotta per arrivare primi verso un traguardo immaginario e irraggiungibile.
I poteri forti vogliono che noi vediamo in ogni vicino un concorrente e soprattutto un nemico che usurperà il nostro orticello, meglio allearsi col potente di turno anche se ci spettano solo le briciole del suo sontuoso banchetto piuttosto che cercare di dividere con altri e ottenere una degna quantità tutti.
Divide et impera dicevano i Romani e ancora oggi questo è ciò che ci rende deboli e perdenti contro chi vuole dominarci.

Un saluto

Deadly

domenica 20 maggio 2012

Cui prodest?

Sabato 19, alle 7,37 del mattino una bomba composta da un detonatore e tre bombole di gas infiammabile e stata fatta deflagrare davanti alla scuole Morvillo Falcone di Brindisi.
La conseguenza più immediata e funesta dell'atto è stata la morte della sedicenne Melissa Bassi e il ferimento di numerose sue compagne alcune anche in modo molto grave.
La domanda suggerita nel titolo del post è appunto "a chi giova?".
A chi giova questo atto?
Le ipotesi formulate sono molte ma per tutte quante alcuni elementi non tornano e molti tasselli non si incastrano al loro posto.
Si è subito parlato della pista mafiosa ma questa è stata ben presto abbandonata per molte ragioni: la mafia non ha mai utilizzato ordigni di questa natura e costruiti in questa maniera, la mafia a quasi sempre provocato stragi finalizzate all'eliminazione di un personaggio scomodo, coinvolgendo decine di altre persone, mai però ha compiuto stragi col solo scopo di massacrare, la mafia non ha granché da guadagnare nell'attirare le forze dell'ordine nel suo territorio e soprattutto difficilmente, dovendo scegliere un bersaglio "casuale", avrebbe scelto una scolaresca di ragazze provenienti da un paese ad altissima densità mafiosa.
Passiamo all'analisi della pista rivoluzionario-eversiva, questa regge veramente pochissimo, in genere si è dedicata più a singoli bersagli importanti che non a colpire una scolaresca. C'è poi da aggiungere che un qualsiasi fronte votato a far scoppiare una rivoluzione armata o una sommossa cercherebbe, io penso, di ottenere una certa approvazione popolare, nei limiti del possibile e sterminare ragazze innocenti intente ad andare a scuola non rientra certo negli atti che vanno in questa direzione.
C'è poi la possibilità che si tratti di terrorismo internazionale, anche in questo caso le modalità e il bersaglio appaiono un po' anomali anche se decisamente meno che nelle due precedenti ipotesi.
Vediamo ora una quarta pista che può invece, purtroppo, apparire meno fantasiosa di quel che sembra.
Potrebbe trattarsi, come spesso nella storia di questo disgraziato Paese è già avvenuto, di strage compiuta da "servizi deviati" o apparati rispondenti a "poteri occulti" col solo scopo di destabilizzare, catturare l'attenzione e intimorire il popolo.
L'esempio più calzante se si guarda al passato è quello di Piazza Fontana, una strage condita di depistaggi, false incriminazioni, documenti spariti nel nulla e molto altro che, ancora oggi a più di trent'anni, rimane scandalosamente impunita.
Se si trattasse di un atto di questo tipo molte tessere del mosaico andrebbero ad incastrarsi nel posto giuso. Una scuola e delle ragazze adolescenti, la morte delle quali genera sicuramente sdegno, orrore, sgomento e rabbia, non può certo essere liquidata con quattro parole.
Il periodo scelto molto "caldo" e ricco di fermento, un periodo appunto nel quale "qualcuno" potrebbe voler spaventare la popolazione per cercare di guidarla come il pastore fa con le pecore e far accettare in silenzio cambiamenti che altrimenti mai sarebbero accettati.
In breve dietro questo atto schifoso potrebbero tranquillamente celarsi poteri forti ed oscuri, poteri che, viste le difficoltà che stanno incontrando nell'imporre le proprie dottrine economiche e non solo, stanno cercando un cambio di marcia, una decisiva svolta violenta che permetta di imporre le proprie regole con le buone o con le cattive.
Se così fosse saremmo davanti purtroppo solamente all'inizio di questa strategia e dovremmo aspettarci altri terribili e vigliacchi atti di questo tipo.
Il dovere di tutti noi è quello di continuare a ragionare con la testa, pur di fronte a tanta crudeltà e barbarie dobbiamo sforzarci di continuare a ragionare e giudicare dopo attenta e ponderata analisi proprio per evitare di trasformarci noi stessi negli alleati di questi odiosi stragisti.
Il minimo che ogni persona deve fare proprio per rispetto verso coloro che in questi attentati hanno perso la vita è pretendere giustizia, rapida, pulita e dura. Giustizia che rintracci i colpevoli e li giudichi senza sconti ne pietà alcuna perché chi si è macchiato di simili atti non ne merita.
Spero sinceramente di sbagliare ma temo che purtroppo anche in questo caso come nel passato questo non avverrà.
Un saluto a tutti
Deadly

domenica 13 maggio 2012

La Storia siamo noi

Era il 1985, sembra un’eternità, Francesco De Gregori scriveva un capolavoro intitolato La Storia, una canzone che invito tutti ad ascoltare molto attentamente, parola per parola per cogliere il sottile messaggio che ci suggerisce.

Mai come oggi le parole di De Gregori rappresentano quello che serve perché le cose cambino e lo facciano in meglio.



La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.



Con queste parole la canzone ci vuole ricordare che in definitiva siamo noi e noi solamente gli artefici di ogni attimo che verrà raccontato nei libri di storia oppure dimenticato.
L’immagine che ci viene passata sin dalle scuole è che la storia sia un bello spettacolo, un film ricco di colpi di scena e che noi siamo il pubblico, gratuitamente invitato ad assistere. Questo è il grande sbaglio, la storia è un grande spettacolo, ricco di colpi di scena e cambi improvvisi di rotta, noi siamo gli attori di questo spettacolare film, alcuni sono protagonisti, altri semplici compare altri ancora si vedono solo in pochissimi momenti molto ben calibrati ma fanno la differenza, comunque ognuno di noi ha una sua piccola parte e per questo non deve appunto sentirsi ne offeso ne escluso. La cosa straordinaria è che in questo film nessuno è obbligato a seguire un copione già scritto, nessuno deve per forza rimanere comparsa o protagonista, tutto può mutare e apparire al successivo fotogramma completamente differente da come lo avevamo lasciato.



…siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere…

Ecco il punto siamo noi tutti che ci mettiamo in gioco, ogni individuo gioca la sua piccola scommessa, può vincerla o perderla ma non deve mai abbandonare il gioco, mai perdere la speranza di poter domani fare la differenza per se e per gli altri perchè alla fine la storia saprà ricompensare chi ha scommesso bene, chi ha “giocato” con coraggio, con fermezza e giustizia, forse non lo farà ricoprendolo d’oro o di gloria ma in qualche strano e singolare modo lo farà.



… ed è per questo che la storia dà i brividi,
perchè nessuno la può fermare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano.

La storia non ha nascondigli e non passa la mano, proprio per questo nessuno può sentirsi esonerato dal fare la sua parte, non è possibile nascondersi o rimandare al prossimo appuntamento, quel che si deve fare, sia un’azione immensa o minuscola, va fatto e va fatto quando il corso degli eventi lo richiede.
Non ci sono sostituti che possono prendere le nostre veci, ne permessi per “entrare alla seconda ora” la storia non aspetta, non assolve gli ignavi ne da loro seconde possibilità.

Credo che questo testo, anche se molto lontano nel tempo, rappresenti perfettamente quello che tutti noi

dovremmo fare e pretendere.

Un saluto a tutti

Deadly.

P.S.

Qui trovate la canzone completa: http://www.youtube.com/watch?v=xMXi9ftO4kI&feature=related

giovedì 10 maggio 2012

Non ragioniam di lor, ma guarda e passa


Questo post voleva inizialmente essere rivolto al Signor Giorgio Napolitano ma ho poi ritenuto più significativo affidarmi alle altissime parole del sommo Poeta che racchiudono bene il concetto che volevo esprimere.


Fama di lor il mondo esser non lassa;

misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa.



Con queste parole Virgilio risponde a Dante che ha visto il cerchio degli ignavi e ha domandato chi fossero stati in vita costoro. Virgilio giustamente non li degna di grandi spiegazioni perchè poche ne meritano.


Aggiungo io la Storia li giudicherà e sarà giusta e impietosa come dalla notte dei tempi è.

Per tutti colo che leggono vorrei invece spiegare da cosa nasce questa mia riflessione.

Trovo francamente indegno e indecente vedere un individuo investito del ruolo di Presidente della Repubblica etichettare un gruppo di cittadini, reo di aver tentato di cambiare l’ordine delle cose in seno alla politica con metodi legali e democratici oltre che pacifici, come “antipolitica”, trovo schifoso e intollerabile che chi dovrebbe essere rappresentante di tutti si schieri nemmeno velatamente con qualcuno e addirittura a danno di qualcun altro, che questo lo faccia alla vigilia delle elezioni e lo rimarchi con sprezzante ironia subito dopo.

Per questa persona parlano bene le parole del sommo Dante.

Vorrei per chiudere far notare che costui che oggi si allarma molto per l’avanzata dell’antipolitica, dei populismi e dei qualunquismi fino a pochi anni fa stringeva la mano e accettava come ministro un individuo che suggeriva di pulirsi il culo col tricolore, che inneggiava alla secessione e nutriva il suo elettorato di odio, razzismo e populismo, quello vero e non quello presunto.

Questo “presidente” ha tollerato in silenzio il mercato di parlamentari di dicembre 2010 che ha gettato tonnellate di fango su un’istituzione già molto compromessa della nostra repubblica, questo signore ha assecondato supinamente gli ordini della banca centrale europea e imposto Mario Monti come “dittatore” per salvare gli interessi delle lobbie e delle banche affamando il proprio popolo.



Detto questo voglio ora ricordare il vero e unico Presidente della Repubblica che nella mia vita ricordi.



Caro Presidente Sandro Pertini,

Oggi più che mai mancano persone come lei Presidente, persone davanti alle quali tutti ci dobbiamo inchinare in segno di rispetto e stima, persone come Falcone, Borsellino, Ambrosoli, Dalla Chiesa, Impastato e moltissimi altri, Italiani che hanno reso grande l’Italia e grazie ai quali, nonostante tutto il marcio putrescente di oggi, l’Italia può andare a testa alta nel mondo.

oggi più che mai avremmo bisogno di persone come lei, persone che conoscono bene il valore dei principi, della vita, delle conquiste sociali, persone che hanno lottato e pagato per questi valori. Lei che baciava il tricolore con la passione di chi lo ha difeso a rischio della vita, Lei che mai avrebbe consegnato il Paese nelle mani di una banda di Ladri prima e di un freddo calcolatore di vite da sacrificare dopo.



Buona giornata a tutti.


Deadly


lunedì 7 maggio 2012

L'Antipolitica

Oggi i risultati delle elezioni in Italia hanno mostrato una tendenza netta: PDL e Lega crollano, PD sceglie i candidati con un tiro di dado e infatti poi vengono stracciati e, soprattutto, il Movimento 5 Stelle fa il botto.
Ovviamente quest'ultimo dato è quello che a tutti gli aderenti ai partiti "tradizionali" non va proprio giù, intollerabile che un movimento nato dal basso possa affermarsi.
Sulla pagina FB di una conoscente militante SEL alla domanda anche un po' scherzosa di un commentatore "bè del resto cos'altro si poteva votare?" la risposta secca e immediata è stata: "SEL, IDV, le liste civiche, la sinistra radicale... ma non l'antipolitica, non il qualunquismo... io ho paura di quello che sarà poi...".
Vorrei analizzare solo per un secondo la risposta.
Si suggerisce di votare per uno dei due partiti "tradizionali" SEL, quella di Vendola che costrusce ospedali con Don Verzè e rigassificatori con la Marcegaglia, IDV, quella di Di Pietro che ci ha regalato politici di qualità come Razzi e Scilipoti.
L'alternativa è votare per la sinistra radicale, che racchiude parecchie realtà, oppure per le liste civiche ( chissà perchè quelle del M5S non sono liste civiche anche se in origine erano tali ).
In poche parole il suggerimento ( assolutamente disinteressato... ) è vota chi sostengo io, oppure chi si deve alleare con lui oppue vota per microscopiche liste che non romperanno i coglioni.
La giustificazione è poi di tipo vendoliano appunto, paura dell'antipolitica ( che cazzo è l'antipolitica vorrei tanto saperlo ), del qualunquismo.
Vorrei far notare che, pur non essendo un elettore del m5s, pur non credendo nel suo progetto, ho dato un'occhiata al loro programma e non mi sembra anti-qualcosa. Si potranno fare mille critiche e altrettante lodi, si potrà definire abbastanza ambizioso il progetto e duro da realizzare ma difficilmente si può bollare come antipolitico o qualunquista.
Può chiaramente farlo chi non lo ha letto, ha ascoltato il TG di turno che chiama il M5S antipolitica e quindi lo chiama anche lui così. Da notare poi che il comportamento di Grillo, assolutamente sopra le righe e poco consono a una campagna elettorale,  lo ammetto, andava più che bene a lor signori quando era rivolto contro Berluska e addirittura era anche superato in toni ed espressioni da coloro che oggi chiamano Grillo un sovversivo e il suo movimento antipolitica.
Credo proprio che l'Italia sarà in futuro, se non lo è già ora, il fanalino di coda di questa Europa per una ragione molto precisa: noi Italiani non abbiamo ancora capito una cosa, la politica si deve fare e scegliere in base a idee ma soprattutto risultati e pulizia, la partigianeria del tipo " l'ha detto tizio che io voto quindi è giusto" è quella che va lasciata a casa.
Purtroppo nel nostro paese le scelte sono ancora troppo da tifoseria calcistica dove un rigore inesistente diventa più che legittimo se viene assegnato alla propria squadra e scandaloso se assegnato a quella avversaria.
Non cambieremo mai, siamo Italiani fino all'osso, nel bene e purtroppo anche nel male. Questo sarà la nostra condanna.
Un saluto a tutti

Deadly

mercoledì 2 maggio 2012

Hunger Games

Voglio parlarvi di un film che ho visto la sera del 30 aprile al cinema e che merita un post a mio avviso.
Come suggerito dal titolo il film in questione è Hunger Games, si tratta di un film che a prima vista si potrebbe anche definire di fantascienza-azione  e in effetti è ambientato in un futuro diciamo post nucleare e di azione se ne vede parecchia. Detto questo però, dopo una visione attenta e "intelligente", si capisce chiaramente che al regista interessava ben poco della storia, sviluppata peraltro bene sia chiaro, e che il fulcro del film è il messaggio che ci vuole trasmettere.
Il film è intriso di riferimenti alla nostra società, al modo di fare spettacolo e tv, ai miti che oggi animano i salotti e la fantasia dei ragazzini, non mancano critiche molto evidenti al diffusissimo atteggiamento di disapprovazione ma sudditanza.
E' ormai pratica più che comune agire in modo sbagliato consapevolmente perchè "lo fan tutti" oppure perchè "non potevo far altro" anche quando altro si poteva e si doveva assolutamente fare. Così assistiamo silenziosi ad atti di mobbing in ufficio senza ribellarci solo perchè non vengono rivolti contro di noi, alcuni si spingono anche a giustificarli/approvarli per apparire più "professionali" agli occhi del capo.
Un altro aspetto molto ben analizzato è la tendenza dell'essere umano a compiere atti inimmaginabili e orribili se messo nel contesto adatto.
Quanti di voi hanno pensato più volte ai dottori che, nella Germania nazista, sopprimevano i disabili dentro i manicomi somministrando loro medicinali nocivi o per denutrizione, costoro sapevano benissimo cosa stavano facendo ma lo facevano ugualmente, non si ribellavano eppure, molto probabilmente, non tutti erano d'accordo e comunque non tutti avrebbero commesso simili atrocità se non indotti dal regime.
Forse molti di voi pensando a costoro si diranno "io non lo farei, non potrei mai arrivare a tanto" e poi ogni piccolo e insignificante giorno commettono mille micro-azioni sulla stessa scia, certo infinitamente meno gravi, assolutamente non violente ne illegali ma altrettanto indicatrici di quello che, in determinate situazioni, farebbero.
In questo senso il film mostra molto bene questo lato umano, pur rimanendo a tutti gli effetti un film di azione può e deve a mio avviso essere visto come un film che trasmette un chiaro e forte messaggio sociale.
Soprattutto in questi tempi di grande crisi e incertezza certi punti saldi si potrebbero rivelare al dunque meno saldi di quanto crediamo, un domani un po' più incerto di oggi potremmo svegliarci e scoprire di essere un po' peggiori di quanto crediamo  e un po' più pronti ad assecondare un sistema assetato solamente di show e spettacolo anche a costo della nostra distruzione.
Molto importante e profonda la riflessione che il regista fa sul poter cambiare il corso delle cose pur essendo non speciali, semplici ingranaggi di un meccanismo che però in quel preciso istante ha bisogno proprio di noi. Il messaggio molto chiaro e diretto è a tutti coloro che non fanno assolutamente nulla per cambiare le cose, pur non approvandole, nascondendosi dietro il vecchio " ma io che ci posso fare, non sono mica uno che può cambiare il mondo", certo il mondo non cambierà domani a seguito di una nostra singola azione e forse nemmeno a seguito di una singola azione compiuta da migliaia di individui, è però giusto e doveroso agire nel senso che si ritiene più corretto secondo la propria coscienza e morale indipendentemente da quello che fanno tutti gli altri o da quanto noi si sia persona importante o "insignificante".
Il mondo e le sue regole sono un insieme di miliardi di esseri minuscoli, noi appunto, e anche una piccola azione nel verso opposto a quello della massa può rappresentare un inizio, ognuno di noi ha il dovere, se può, di compierla.
Consiglio a tutti la visione di questo film che, anche se dal trailer può apparire banale e solo un insieme di effetti speciali, non è assolutamente così e presenta una chiave di lettura profonda e molto diretta, ricca di riferimenti ai nostri difetti e al declino di oggi.
Buona visione a tutti.

Deadly

martedì 1 maggio 2012

Oggi 1° maggio, festa del lavoro?

Oggi è il primo di Maggio, una data che tutti sapete benissimo essere la festa del lavoro, una festa mondiale per festeggiare il lavoro e tutto quello che gli ruota attorno.
Non so se chi sta leggendo ha ascoltato alcuni dei discordi pronunciati dai segretari dei tre principali sindacati dal palco in Roma, chi scrive li ha ascoltati e ci ha trovato dentro la solita trita demagogia, le parole adatte a scaldare gli animi di chi non ragiona, di chi segue un vessillo senza insegne, quello del lavoro appunto che è ormai cosa morta e sepolta.

Chiariamo subito un concetto, chi scrive non è assolutamente propenso ad una vita di ozio priva di qualsiasi attività trascorsa sotto la palma a rimpinzarsi di cocco, ubriacarsi di mojito e null’altro, questa non è vita ma apatia, attesa di uno scossone che non arriverà e della morte, in ultima analisi.
Va però fatto notare che anche la sponda opposta, fondare una società e la vita stessa solo sul lavoro, è altrettanto sbagliata e dannosa.
Vediamo il perchè.

Oggi ci affanniamo molto tutti quanti a ricercare la ricetta per creare posti di lavoro e nel farlo ci siamo dimenticati completamente cosa sia il lavoro.
Immaginatevi a casa vostra in una qualsiasi giornata dell’anno in cui avete deciso di riordinare la vostra dimora. Via alzate, fate un’abbondante colazione ( spero per voi ) e vi mettete al “lavoro”, si questo infatti è lavoro, di quello vero, ogni persona avrà il suo metodo, alcuni prima riordineranno, altri prima elimineranno il superfluo, tutti puliranno lo sporco ma una cosa nessuno farà, sapete quale? Proseguire nell’opera una volta terminata.
Ovvio direte voi, una volta resettato tutto quanto e pulito o gettato ciò che andava pulito o gettato nessuno sarebbe così idiota da proseguire in un’attività che ormai non è più tale, in poche parole nessuno pulirebbe un tavolo già spolverato, o sbrinerebbe un frigorifero già sbrinato.
Bene la sorpresa è che questo ragionamento lo fate solo se si tratta del vostro appartamento, della vostra singola esistenza, nell’ambito della società questo dogma si spezza.
Avete mai sentito frasi del tipo: “un lavoro qualunque è meglio che nulla”, “si deve inventarsi un lavoro per campare”, “se non hai nulla da fare inventati qualcosa” e potremmo continuare all’infinito ci sono poi punte di follia come “dobbiamo creare posti di lavoro nuovi” ritornando alla vostra dimora, dove magari non siete soli a riordinare, sarebbe come se, passate tre ore voi e la vostra dolce metà a lavorare di buona lena, comparisse un ignoto vicino e si mettesse a sporcare tutto quanto per “creare” il lavoro necessario a far si che voi e la vostra metà arriviate alle fatidiche otto ore di lavoro canoniche.
So perfettamente che state ridacchiando leggendo questo esempio e pensate che io sia dissociato mentalmente ma vi chiedo anche solo per un istante di provare a ripensare alle frasi sopra elencate, a quante volte le avete sentite e a quante addirittura le avete pronunciate voi stessi in riferimento al mondo del lavoro.
Oggi la rivoluzione informatica e le precedenti rivoluzioni industriali, l’invenzione delle catene di montaggio, l’introduzione della robotica sulle stesse e in ogni processo di produzione, l’automatizzazione nei processi di progettazione e molte altre “diavolerie” tecnologiche hanno reso il lavoro umano sempre meno utile e soprattutto sempre meno vantaggioso economicamente.
Chi di voi ha un conto bancario on-line, chi un’assicurazione internet o telefonica, chi utilizza quotidianamente l’home banking, chi paga il pedaggio utilizzando il telepass ( vi do una brutta o bella scegliete voi notizia, ci sono tecnologie che vi faranno pagare anche la spesa così, senza nemmeno estrarre i prodotti dal carrello, si veda RFID ), chi acquista libri o altro on-line, spedisce mail anziché lettere, invia foto dal cellulare o tramite mail anziché cartoline.
Cosa pensate che generi tutto ciò?
Vi do un’altra bruttissima notizia, genera DISOCCUPAZIONE!
Certo direte voi ma tutti costoro possono essere impiegati diversamente. Certamente, come?
Pensate veramente che tutti coloro che oggi fanno i commessi, le cassiere, gli addetti ai caselli, i postini, insomma tutti coloro che svolgono mansioni non altamente specializzate possano come per magia diventare tutti ingegneri, progettisti o nobel per la fisica? E se anche questo come per magia avvenisse, che ci faremmo con tutti questi nobel, avete mai visto un progetto essere portato avanti da 3 opreai, 10 caporeparto e 100 ingegneri?  Penso che il discorso sia molto chiaro e non proseguirò oltre.

Veniamo a qualche considerazione sul mondo di oggi.
Ci viene detto che la Cina ( beata lei? ) ha una crescita smisurata ogni anno, verissimo ma non si tratta di una crescita paragonabile a quella statunitense del periodo d’oro, non si tratta dell’applicazione del principio fordiano dell’operaio che produce l’automobile, prende lo stipendio e con quello si compra l’automobile che ha prodotto.
Si tratta di una crescita molto simile a quella statunitense del periodo degli schiavi, quando gli Stati Uniti volavano grazie a schiavi gratuiti e senza alcun diritto, schiavi che però non comprano quello che producono, da qui il bisogno di avere sempre nuovi mercati esteri. Noi appunto siamo il mercato estero della Cina e se noi sprofondiamo, tra pochi anni loro non canteranno, in quanto si ritroveranno i magazzini pieni di merce invenduta.
Basterebbe dare diritti e salari adeguati anche a loro come i nostri ed ecco che comincerebbero a comprare direte voi. Errore, in questo caso loro diverrebbero proprio come noi oggi, pagati adeguatamente ( non mi riferisco all’Italia tranquilli) muniti di diritti e tutele, quindi? Quindi non più vantaggiosi e per questo sostituibili, come avviene oggi per noi, da macchinari automatizzati, servizi on-line robot vari e molto alto.
Qui il cerchio si chiude e si ritorna al punto di partenza.
La conclusione è una e una soltanto, diversamente da quello che ci vogliono far credere oggi non c’è crisi per sbagli di qualcuno o meglio non sono gli sbagli, certamente commessi, che hanno generato questa crisi, oggi la crisi è sistemica, il modello capitalistico della crescita infinita con sempre maggiori consumi e sempre maggiori sprechi è terminato e lo sta mostrando molto bene.

Provate ora a pensare alle attività che oggi vengono chiamate lavoro.
Immaginiamo una donna con un marito e una figlia piccola, diciamo di 2 anni, il marito va a lavorare, prende 2000€ al mese, la donna decide di curare sua figlia ed educarla, prende 0€ al mese e per lo stato è disoccupata. Per la nostra società impostata com’è oggi abbiamo due adulti di cui uno occupato e una neonata ovviamente non occupata, aggiungiamo a costoro due ragazze di 18 anni ambedue disoccupate. Il conto per la nostra demente società è drammatico su 5 individui uno solo è giustificato nell’essere non occupato, altri 3 sono “colpevoli” di disoccupazione e solamente uno è pienamente occupato e, come tale, gode dei favori della società e soprattutto dei DIRITTI di cui ha bisogno per vivere.
Cambiamo ora le carte in gioco, mandiamo a lavorare la donna, e le diamo un salario di 1200€ mensili, mandiamo anche una delle due ragazze a pulire e resettare casa della donna per la modesta cifra di 400€ mensili, poi mandiamo l’altra ad accudire la bambina della donna per la modesta cifra di 600€ mensili, alla donna rimangono circa 200€ ma questi verranno quasi interamente spesi per trasporto, cibo di mezzogiorno e spesse varie connesse al lavoro che svolge. Quindi? quindi il nostro conto di stipendio per la donna è ancora 0, un bello zero tondo tondo. In compenso non avrà la gioia di accudire sua figlia che probabilmente avrà comunque una buona educazione ma non certo come quella che le avrebbe impartito sua madre, in compenso c’è un soggetto felicissimo di questa nuova condizione, lo Stato, lui gongola e se la ride, aveva 3/4 di disoccupati ed ora non ne ha nemmeno uno, poco importa se con 400 e 600 euro mensili le due ragazze sono di fatto ancora assolutamente dipendenti da altri per il loro sostentamento, poco importa se la mamma dovrà affidare ad altri la sua amata figlioletta, poco importa se in definitiva tutti questi soggetti che si spostano con auto e mezzi per compiere attività che potrebbero benissimo svolgere altri stando fermi, inquineranno e distruggeranno il nostro habitat naturale, l’importante è AVER CREATO POSTI DI LAVORO.
Accudire la neonata e  pulire la casa della donna non sono lavori per il nostro stato, infatti quando li svolgeva la donna stessa era considerata disoccupata, il solo fatto di far svolgere le stesse attività da due soggetti differenti ( le due ragazze) ha trasformato due attività non lavorative in due lavori e tre disoccupati in tre occupati uno dei quali, pensate un po’ ha lo stesso salario di prima, ZERO.
Bella questa società…
Tutto questo ironico esempio è per dimostrare come oggi le soluzioni per evitare il baratro nel quale il mondo intero sta per precipitare non possono venire da un cambio di spred, da una nuova finanziaria o da nuove regole della Comunità Europea ma devono venire da noi, dall’appropriazione di quelli che sono valori concreti e solidi, anche nel lavoro dobbiamo iniziare a concepire una società a crescita infinita per quel che riguarda cultura, benessere e godimento della vita e crescita finita per ciò che riguarda i consumi e la produzione e relativo consumo di oggetti.
Ci hanno insegnato a misurare il nostro benessere in base a ciò che possediamo ma questo è vero solo in parte, il nostro benessere dipende anche da quanto tempo possediamo per gustarci la vita, da quante relazioni tra esseri umani instauriamo, da quanto queste ci accrescono interiormente, da quanto riusciamo a realizzare i nostri sogni, indipendentemente da quali essi siano.

Questo come post d’inizio di un blog può sembrare un po’ arrogante, il post di chi vuole insegnare la vita al prossimo ma non è così, io non ritengo ne di possedere ricette ne di essere migliore di altri, penso solo che sarebbe ora che tutti quanti coloro che da questo momento storico hanno solo da perdere cominciassero a confrontarsi e discutere di come vorrebbero la società di domani, per non correre il rischio di ritrovarci un totalitarismo finanziario che governa il mondo e ci dice quanto valiamo per lui senza nemmeno esserci opposti finchè potevamo.

Buon primo Maggio a tutti

Deadly