lunedì 9 gennaio 2017

Il vero fallimento del progetto Grillo-Casaleggio

Il progetto descritto da Grillo e Casaleggio quando nacque il Movimento 5 Stelle era ambizioso e molto futuristico ma riassumibile in una sola e semplice massima che Grillo amava ripetere spesso: "uno conta uno".
In queste tre semplici parole è racchiuso il senso di quello che voleva e doveva essere il M5S.
Ogni persona conta per se, decide per se, legge, si documenta, si informa in modo eterogeneo e poi decide da persona informata e cosciente.
Prendendo a prestito le parole di un grandissimo del secolo scorso: "La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione".
Libertà è più di tutto partecipazione, come ci cantava Giorgio Gaber.
Questo è il più grande fallimento del M5S, la tangibile dimostrazione che il progetto iniziale è fallito.
Nelle elezioni del 2013, elezioni politiche, il M5S prese 8.784.499 voti, dati ufficiali del Ministero dell'Interno; ieri, nella consultazione on-line indetta sul blog di Grillo, l'ultima di tante, il numero dei votanti è stato 40.654.
Stiamo parlando di una percentuale rispetto agli elettori che hanno scelto M5S che è lo 0.46%.
Non si tratta di numeri isolati, le precedenti consultazioni sono in linea con quest'ultima.
Cosa ci dice questo dato? Ci dice che, contrariamente a quanto sperato e propagandato da Grillo, l'elettore tipo M5S sceglie prevalentemente con la pancia, vota per protesta, vota "urlando" ma al dunque, se chiamato a partecipare appunto, si defila.
La pigrizia, il disinteresse, l'apatia sono e per ora rimangono il solo tratto distintivo che accomuna la stragrande maggioranza di elettori Italiani, M5S e non.
Non so quale sarà il futuro del M5S, ne quali saranno le sorti del suo fondatore o dei movimenti più o meno simili sorti in Europa con uguale intento, so però una cosa per certa: la democrazia diretta, tanto ricercata, è ben lungi dall'essere realizzata e non per mancanza di piattaforme digitali, di strumenti, di fondi o altro ma per la vera e propria mancanza da parte della gente di volontà.
La democrazia diretta non è difficile, è inutile, la gente non la vuole, non la comprende e anche quando la riceve non sa che farsene.

Un saluto

Deadly

Nessun commento:

Posta un commento