martedì 5 febbraio 2013

Il trucco dell'impossibile

Il trucco dell'impossibile, di che si tratta?
Si tratta, molto semplicemente, di utilizzare qualcosa che è impossibile che si realizzi o comunque assolutamente improbabile come promessa per ottenere consenso (in questo caso elettorale ma non solo).
Facciamo un esempio assurdo ma semplice da capire.
Se domani mi sveglierò e troverò in camera mia 100 miliardi di dollari costruirò un'impresa mondiale più grande di tutte quelle mai realizzate fino ad ora e darò a decine di migliaia di voi un posto di lavoro remunerato lautamente.
Chiaramente la promessa è assurda in quanto io molto difficilmente mi sveglierò trovando 100 miliardi di dollari in camera, il che mi offre la "scusa" per non trovare posto di lavoro a nessuno.
Quanto appena detto sembra un'idiozia ma è una ricetta spesso utilizzata, con gli opportuni aggiustamenti, da molti policanti in aria di consenso in campagna elettorale.

L'esempio più chiaro rapportato all'attuale campagna elettorale è la famosa "75% di tasse che rimangono in Lombardia".

Chi fa questa promessa chiaramente si guarda bene dallo spiegare come realizzarla e soprattutto si guarda ancora meglio dallo spiegare che se questo avvenisse, se per assurdo si arrivasse addirittura al 100% di tasse regionali che rimangono nella regione di partenza, si arriverebbe anche al 100% di spese e quindi debito pubblico che oggi grava sullo Stato Italia delocalizzato sulle regioni.
In poche parole se veramente il 75% delle tasse rimanesse in Lombardia anche molte delle spese che oggi gravano sulle casse dello Stato si dovrebbero spostare su quelle Lombarde, il che si può risolvere solo trasformando la Lombardia in un micro stato che emette buoni del tesoro propri e finanzia con debito pubblico le proprie spese.

Una realtà molto simile a quella Svizzera ma credo che tutti possiate ben intuire le difficoltà oggettive e soprattutto i tempi di realizzazione.

E quindi la domanda diventa: perché fare una promessa assolutamente irrealizzabile?
La risposta è semplice.
Molti dei probabili elettori di chi fa questo genere di promesse sono abbastanza creduloni e soprattutto poco propensi a fermarsi a riflettere sulla fattibilità di ciò che si ascolta, si aggiunga a questo che c'è sempre una piccola percentuale di fanatici invasati che crede per partito preso a qualsiasi cosa gli venga proposta dal proprio "eroe" e la ripete a pappagallo, per costoro è essenziale avere qualche argomento preconfezionato da ripetere, anche senza capirne il senso, l'essenziale è che l'argomento sia semplice, chiaro, diretto, a prova di idiota insomma.

Il vantaggio enorme di questo genere di promesse basate sull'impossibile è dato dal fatto che, una volta ottenuto il consenso ed essendo stati eletti, non si ha nessun obbligo di mantenere la promessa.
Infatti la promessa dei maggiori servizi e migliori derivanti dal famoso "75% di tasse al nord" non necessita di essere realizzata in quanto non sarà mai realizzata la sua base di appoggio ( il 75% delle entrate al nord ) e quindi l'eletto potrà giustificare i propri fallimenti attribuendoli a questo mancato evento.
Chiaramente il mancato evento sarà sempre attribuito alla scarsa collaborazione delle opposizioni, a qualche evento casuale ( terremoti, alluvioni, guerre etc, etc) ma mai alla impossibilità iniziale.
In questo modo l'eletto risulterà agli occhi degli elettori come un volenteroso sfortunato e soprattutto ( cosa importantissima ) l'elettore non dovrà passare con gli amici per colui che si è fatto fregare con false promesse ma si atteggerà ad attento elettore che purtroppo per colpa delle opposizioni e della cattiva sorte è rimasto senza soddisfazione.
Come risolvere questo problema?
Perseverando nella scelta di voto e convincendo altri ad intraprendere la stessa strada così da incrementare il consenso di chi fa promesse impossibili e ridurre quello di chi le ostacola ( la sorte non può essere manipolata purtroppo).

Credo non servano altri esempi o altre spiegazioni per chiarire il concetto espresso.
Il consiglio a tutti è di riflettere sempre su ciò che viene detto con la propria testa e ragionarci sopra con attenzione, liberi da condizionamenti di partito, colore, ideologia o simili.
Se vogliamo un miglioramento dobbiamo sforzarci un po' anche in prima persona.
Buona giornata a tutti.
Deadly

Nessun commento:

Posta un commento